Per artist* e collettivi under 35
per la realizzazione di:
NOTE AI MARGINI
visioni, sottolineature e riflessioni sul paesaggio

Mostra diffusa di arte contemporanea alla scoperta
dei tesori del territorio della Tremezzina
5 aprile – 27 ottobre 2024

Deadline candidatura: 10 dicembre 2023

“Note ai margini” è una mostra diffusa della durata di 6 mesi che accoglie le opere di giovani artist* o collettivi artistici under 35, generando un dialogo tra la produzione artistica contemporanea e il patrimonio storico, culturale e paesaggistico dei territori del Comune di Tremezzina. Con l’obiettivo di valorizzare il panorama culturale locale e creare occasioni di partecipazione e visibilità per artist* emergenti, la mostra “Note ai margini” aderisce anche agli intenti del progetto “Artway for All” di condividere esperienze rispetto ai temi dell’integrazione e dell’accessibilità all’arte, generando opportunità di fruizione del patrimonio territoriale anche da parte di un pubblico con fragilità.

“Artway for All” è una proposta creativa sviluppata da Luminanda APS all’interno del più ampio progetto “Artway: alla scoperta del patrimonio artistico della Tremezzina”, progetto proposto dal Comune di Tremezzina in risposta all’avviso “Sostegno delle piccole e medie città d’arte e dei borghi particolarmente colpiti dalla diminuzione dei flussi turistici dovuta all’epidemia di covid-19 per progetti contenenti misure per la promozione ed il rilancio del patrimonio artistico”.

Concept della mostra:

“Se è vero che la vita è rappresentazione, allora è vero che il paesaggio è assimilabile al teatro.
Un teatro in cui la scena è il territorio e l’intero pianeta è il palcoscenico delle infinite recite dell’umanità”
E. Turri

Alcuni paesaggi sono sconosciuti e impervi, rimangono a lungo solitari e inesplorati. Altri hanno avuto il destino di essere a lungo abitati, ammirati e raccontati. Si arricchiscono di bellezze umane e si conservano, tesori della civiltà e della cultura, si visitano per non dimenticare.
Il territorio della Tremezzina sul lago di Como è una riconosciuta e affascinante meta turistica, ma allo stesso tempo nasconde ricchezze nascoste e dettagli da riscoprire. La mostra “Note ai margini” è un’opportunità per far incontrare questo luogo con nuove sensibilità artistiche che dialoghino con le sue storie, forme e memorie, arricchendole di nuove e giovani suggestioni.
Solcare, esplorare, riconoscere un paesaggio significa muoversi in una scenografia di elementi vivi che si mescolano nelle vite delle persone che li attraversano e che ne fanno esperienza ognuno per mezzo delle proprie abilità e sensazioni. La mostra “Note ai margini” intende così accompagnare l’attraversamento di questi territori parlando di e con il paesaggio, traendone ispirazione e interpretandolo nelle sue infinite accezioni e sfumature, consegnando al pubblico un racconto artistico inedito che estende, provando a superare i limiti dello sguardo, la possibilità di esplorarlo.

A chi è rivolta:
La call è rivolta ad artist* o collettivi artistici under 35 (nel caso di collettivi è sufficiente che un componente abbia meno di 35 anni) che vantino un legame con il territorio comasco e lariano o che mostrino un interesse per questo tipo di contesto. Non esistono limiti di medium: pittura, scultura, installazione, fotografia, grafica, illustrazione o altre modalità di intervento saranno accolte. Lo stesso vale anche per proposte di intervento site specific, purchè sia preservata l’integrità originale dei luoghi.

Luoghi
La mostra diffusa prevede la collocazione di un’opera o un’installazione nei 4 nuclei che compongono il Comune di Tremezzina, dialogando con luoghi rappresentativi della storia culturale e paesaggistica dei paesi. Questi sono:

• Villa Mainona – Museo del Paesaggio del Lago di Como, Tremezzo
• Piazza della magnolia, Mezzegra
• Antiquarium e Chiesa S. Maria Maddalena, Ossuccio
• Lungolago, Campo

Accessibilità
Le opere presentate dovranno rispondere a requisiti di accessibilità da parte di un pubblico fragile con diverse disabilità psichiche, motorie e sensoriali, persone cieche e ipovedenti, non udenti. Per questo, nel caso le opere non prevedano già una fruizione multisensoriale, all’artista sarà proposto di elaborare una possibilità di facilitazione della fruizione anche verso questo specifico target, in collaborazione con il team curatoriale e organizzativo del progetto.