Essere Lucrezia

“Essere Lucrezia” è un progetto che inaugura un nuovo filone di attività Luminanda, con l’obiettivo di riservare ad un pubblico femminile intergenerazionale spazi di azione e ascolto dedicati all’interno della città, di creazione di relazioni durature e di crescita di uno spirito di sorellanza.
Nato con un percorso laboratoriale incentrato sulla sperimentazione dei linguaggi dell’illustrazione per la creazione di un manifesto della propria identità, a cui ha partecipato un gruppo di donne e ragazze tra i 25 e i 70 anni, il progetto oggi prosegue e si evolve, cambiando nella sua forma, dando vita ad una serie di attività che sono co-progettate insieme alle ragazze e alle donne del nostro territorio.

Perché essere “Lucrezia”? Lucrezia è il nome della protagonista dei fumetti di Silvia Ziche, personaggia scelta come guida della prima edizione del progetto: non una donna perfetta, né una principessa delle favole, ma semplicemente una supereroina di ogni giorno, in equilibrio tra difficoltà e fragilità quotidiane, con discreta (auto)ironia.

Ecco le novità del 2024, due nuove attività dedicate ad un pubblico femminile:

Lo scrigno dei desideri

Un’azione corale che mira a scoprire i sogni e i desideri del mondo femminile del territorio del comasco e non solo. Pensata e realizzata insieme alle partecipanti alla prima edizione del progetto, questa azione si impegna a raggiungere quante più ragazze e donne possibili in città per chiedere loro di condividere un proprio desiderio intimo, piccolo o grande, spesso non detto. Per farlo è stata creata una cartolina su cui ognuna potrà scrivere il proprio desiderio e una cassetta delle lettere in cui imbucarlo, o da cui spedirlo a qualcuno di speciale, il tutto costruito artigianalmente dal gruppo di Essere Lucrezia.

Per trovare le cartoline e le cassette delle lettere di Lucrezia e partecipare, basterà recarsi dal 2 al 23 aprile presso uno di questi luoghi e imbucare il proprio desiderio

  • Biblioteca di Como Piazzetta Venosto Lucati, 1
  • InformaGiovani di Como Via Natta, 16
  • Sportello Servizi Sociali Via Vittorio Emanuele II, 97

Alcuni dei desideri, completamente anonimi, saranno letti e condivisi durante il primo incontro del percorso laboratoriale (T)Essere Lucrezia, aperto al pubblico.

(T)essere Lucrezia

Un percorso artistico per riprendere il filo di un discorso tutto al femminile!

(T)Essere Lucrezia è un percorso laboratoriale creativo di 8 incontri che mira a far germogliare un senso di comunità e amicizia tra donne di diverse età e background partendo dall’esplorazione dei loro desideri e sensibilità e alternando momenti di scambio e dialogo a momenti di sperimentazione con varie tecniche artistiche, strumenti preziosi di rielaborazione e narrazione della propria personalità.

Il medium artistico su cui si concentrerà il percorso è l’arte tessile, a cui il gruppo si avvicinerà attraverso ago e filo, ma anche il disegno, l’uso di materiali inusuali e la scrittura creativa. La pratica del ricamo, densa di simbologie e tradizionalmente legata al lavoro e a momenti di socialità femminile, diventa qui portatrice di immaginari sfidanti, di traduzione di desideri e di costruzione di trame comuni, fino a dare vita a un’opera-amuleto da poter indossare, trasformandola sia in un simbolo concreto del proprio vissuto passato e futuro.

Quando? Il mercoledì sera, dal 17 aprile al 5 giugno (fatta eccezione la settimana del primo maggio, in cui l’incontro sarà anticipato a martedì 30 aprile) dalle 18:00 alle 19:30

Dove? Ostello Bello di Como, Libreria del Ragionier Bianchi, Associazione Eskénosen.

I posti sono limitati!
La partecipazione è gratuita, per iscriversi basterà inviare una mail a segreteria.luminanda@gmail.com o telefonare al 393 5039297 (Giulia)

Il percorso è ideato e condotto da: Anna Buttarelli e Giulia Guanella

Con la collaborazione delle professioniste:
Elisa Zaninotto – Drammaturga e operatrice teatrale
Veronika Salandin – Artista e arte-terapeuta
Chiara Giaccardi – Sociologa e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Ospite speciale: l’artista Valentina Dentello, in arte IMbroideRED

Lucrezia e sorellanza a L'Isola che c'è

Nella giornata di sabato 21 settembre 2024 Luminanda è stata promotrice, nel contesto della Fiera “L’Isola che c’è” di Villa Guardia, di una giornata ribattezzata “dimensione sorellanza”, dedicata a valorizzare la forza delle connessioni femminili con una rassegna di eventi che hanno avuto come protagoniste artiste, professioniste, musiciste, performer e realtà territoriali che si occupano di tematiche al femminile e di genere.
Come da tradizione durante la Fiera, Luminanda ha allestito artisticamente il grande albero del parco comunale di Villa Guardia, che quest’anno, si è acceso di rosso vivo con le opere ricamate dalle partecipanti al percorso “(T)Essere Lucrezia”.
La giornata ha previsto anche un momento di incontro tra realtà ed esperienze che sul territorio si occupano di femminismo e questioni di genere dal titolo “Radici sorelle” condotto da Giulia Guanella e Chiara Adornato. Qui è nato un dialogo appassionante e generativo grazie anche al bookclub Leggére, che ha portato alcune riflessioni e consigli di lettura, l’associazione Lachesi, che si occupa di mediazione culturale, e La Rosa Dei Venti, che si confronta con tematiche di genere e socialità specialmente con riferimento al mondo dell’adolescenza.
Per coronare la giornata, accanto al nostro albero abbiamo ospitato Chiara Gaffuri, in arte kiarissimah che ha realizzato un’opera di live painting ispirata al tema della sorellanza.
La giornata si è conclusa con un aperitivo collettivo, con l’accompagnamento di due artiste musiciste che si sono esibite sotto l’albero: Guendalina e Anita Cane Violins.

Perché un percorso al femminile?

La proposta di un progetto riservato al pubblico femminile nasce da un desiderio raccolto negli anni di attività di Luminanda di promuovere spazi di solidarietà tra donne, credendo nella sorellanza come valore su cui fondare un cambiamento sociale. Essere Lucrezia, insieme alle sue passate e future proposte e attività, intende così rimescolare le carte dei rapporti di genere alla base della nostra società, valorizzando il punto di vista femminile come una dimensione relazionale spesso invisibile che può però avere un impatto trasformativo prezioso per la socialità nel suo insieme.

Il progetto è sostenuto dal Comune di Como – Settore politiche sociali, nell’ambito delle attività volte a promuovere la parità di genere.

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