Luminanda sceglie l’arte e la cultura come motore di integrazione e spazio di incontro attraverso percorsi teatrali, artigianali ed espositivi. Lavora in diversi contesti sociali, anche legati alla fragilità e alla marginalità, cercando di creare situazioni di scambio e contaminazione.

Luminanda promuove la lettura come motore di conoscenza, di cultura e di crescita di comunità attraverso la creatività e la connessione tra le persone.
Leggere è un atto fondamentale per trovare il senso di sé e del mondo, individualmente e collettivamente.

Dalla sua nascita Luminanda utilizza il laboratorio come strumento privilegiato per creare un incontro autentico e arricchente tra le persone.
Laboratorio è sinonimo di pratica, di esperienza pratica. Un modo di fare formazione che coinvolge la persona sia dal punto di vista cognitivo che emotivo. Il laboratorio è anche un gioco di sentimenti. Sentimenti che le persone provano per davvero, spinte dal comune interesse ad imparare attraverso lo scambio e l’interazione.

Luminanda ha una didattica che ha una tattica ben precisa. Una Di-Tattica che sceglie la bellezza per incontrare il pubblico e immergerlo nell’arte. Gli elementi cardine di questa Di-Tattica sono la partecipazione attiva del pubblico, la sperimentazione attraverso la ricerca continua, l’emozione teatrale che ritualizza il percorso e un codice di comunicazione multisensoriale.

Il teatro sociale è una pratica performativa che promuove la relazione tra le persone, riconoscendo e valorizzando le risorse creative che esse possiedono. La sua finalità è favorire processi di cambiamento e empowerment nei partecipanti, in quanto individui e soggetti sociali, attraverso percorsi artistici che permettono di elaborare in forma creativa le esperienze (personali, di gruppo, comunitarie). Le persone non sono spinte ad interpretare, ma sollecitate ad essere autrici, a creare azioni, gesti, testi.